la voce nella valle

IERI (HIER)

Documenti e memorie della cultura popolare del vecchio Piemonte LIBRETTO + CD Ed. C. C. LA GRANGIA (TO) Musica e Testi

L'attività di un qualsiasi gruppo di " studiosi" porta immancabilmente a prodotti che stiano a testimoniare" lo studio" ed, eventualmente la sua validità, per i presenti come per i posteri. Così , ancora una volta offriamo all'ascolto degli appassionati al canto popolare anche questi documenti, le cui melodie sono state raccolte dalla viva voce della nostra gente e delle quali, nella riproposta armonica, s'è cercato di mantenere il più vivo possibile anche lo spirito del nostro cantare " popolare" a più voci. Maschile secondo la tradizione piemontese che ha sempre visto separati - salvo i casi del cantare conviviale post-pranzi di festa, certamente meno impegnativi delle ballate epico liriche, drammatiche e/o di religiosità profana. Perchè mai una donna " seria, secondo quella moralità separatista della tradizione piemontese" sarebbe entrata in osteria per cantare con " gli uomini" quelle storie nelle quali sempre si parlava di " donne".Per esse c'era la veglia nella stalla o l'aia della cascina, mentre intente a filare, rammendare ecc. assimilavano i messaggi ritrasmessi sottovoce, dalle adulte, prodeutici alla futura vita familiare e comunitaria. Per i maschi, l'osteria è sempre stata - prima dell'avvento del teleschermo - la scuola musicale da mantenere viva sia come legame al proprio passato indigeno, sia come dimostrazione di abilità , di capacità e possenza vocale. Gli intonatori dei canti han sempre occupato un posto di rilievo. La voce del falsetto, a vertici inarrivabili per gli altri cantori, diventava segno distintivo di una autorità indiscussa fino al mantenimento di quei limiti. Dopodichè lo abbiamo constatato personalmente - una non sempre accettata serenamente, sopraffazione vocale d'un più giovane cantore - esautorava quella pur decennale autoritè subentrandole nel gruppo di cantori spontanei.Questo sta alle spalle d'un canto tramandato dal popolo. Da quell'anziano ormai fuori per l'etè , dalla gagliardia anche vocale, ma sempre testimonianza di Virtuosa memoria che ha diritto di sopravvivere. Riadattata al tempo che si vive ma senza dimenticare nè la parlata, nè i toni e le pause, nè - soprattutto - le varie differenze del medesimo canto raccolte in luoghi diversi. Questo l'impegno che presuntuosamente abbiamo voluto assumerci e che - traducendo i testi in lingue diverse per aiutare l'ascoltatore a capire cosa cantiamo - ancora una volta riproponiamo con questo IERI.